venerdì 4 marzo 2011

La mappa della mafia in italia: aggiornamenti

(Venerdì 31 Dicembre 2010, 15:21)
Aggiornamenti sulla mappa della criminalità organizzata italiana in Italia: appunti sul metodo di costruzione della cartina. È un progetto ancora in fase di sviluppo, iniziato nel maggio 2009.
Aggiornamento 6 febbraio 2011. ATTENZIONE: dalla metà di gennaio 2011 ci sono problemi tecnici nella visualizzazione delle mappe. Se non riuscite a vederle, premete i tasti "ctrl" + "r", oppure il tasto F5: servono per aggiornare i contenuti della pagine. Se necessario premeteli anche una decina di volte: le mappe appariranno con tutte le informazioni.
Sud e Isole
Quattro regioni sono occupate in modo capillare dalla criminalità organizzata. Per la mappa della mafia in Sicilia la fonte principale è il libroCosa nostra, uomini d'onore di Fabio Iadeluca: quartieri, città e paesi sono organizzati in "mandamenti". Altre fonti (L'Italia del pizzo e delle mazzette, articoli di cronaca dei quotidiani nazionali e locali, notizie tratte da agenzie di stampa) concordano in genere sulla ripartizione del territorio nella Sicilia Occidentale, ma per la Sicilia Orientale restano divergenze sulla dislocazione e talvolta sull'esistenza dei mandamenti. Il fatturato della mafia siciliana è stimato in 90 miliardi di euro (Almanacco Guanda, articolo "Malitalia, dalla mafia alla cricca e oltre, pag. 24, autore Ferruccio Pinotti).
In Calabria i clan della ndrangheta (o ndrine) sono organizzati in "locali", composti da più famiglie: la fonte principale è stato il testo  Senza mafie. Verso Sud. Ma la stima dei clan che emerge dalla mappa è probabilmente limitata: nella puntata ndranghetisti di "Presa diretta" le forze dell'ordine indicano circa 600 nuclei sul territorio regionale. Le divergenze tra le fonti (come Fratelli di sangue, Ndrangheta) sulla presenza di alcuni clan in alcuni paesi riguarda quasi esclusivamente i piccoli centri nelle aree più remote dell'Aspromonte. Il giro d'affari della ndrangheta è stimato dall'Eurispes in 44 miliardi di euro.
Il territorio della Campania è diviso tra i clan della camorra: l'affollamento è più elevato a Napoli e nelle zone delle province limitrofe più vicine al capoluogo. La guida principale per la mappa è stato "Storia della camorra". Non emergono differenze tra le fonti consultate (articoli di cronaca, agenzie, libri).
Più complessa, invece, la ricostruzione per la criminalità organizzata inPuglia (divisa almeno in due grandi gruppi, la sacra corona unita e la società foggiana), la meno esposta ai riflettori dei media: la fonte utilizzata è L' Italia del pizzo e delle mazzette. Ma sono disponibili poche altre risorse. E altre fonti (come Divorati dalla mafia) sono in disaccordo sulla presenza di alcuni clan nelle città pugliesi.  
Guarda la mappa della mafia siciliana in Sicilia
Guarda la mappa della camorra in Campania
Guarda la mappa della ndrangheta in Calabria
Guarda la mappa della criminalità organizzata pugliese
Centro
L'Osservatorio Tecnico Scientifico Sicurezza e Legalità Regione Lazio ha elaborato una mappa dettagliata del presidio da parte delle organizzazioni criminali in Lazio. Sono presenti camorra, mafia siciliana, ndrangheta, criminalità pugliese e criminalità locale, inclusi ex appartenenti alla banda della magliana. Nelle province meridionali della regione prevalgono la ndrangheta e la camorra. Toscana, Marche e Umbria risentono dell'influenza, soprattutto nei principali centri abitati, delle mafie italiane e straniere, come mostra L' Italia del pizzo e delle mazzette.
Guarda la mappa della criminalità organizzata nel Lazio
Nord
In Lombardia sembra predominante la presenza della ndrangheta: le fonti sono le mappe di Milanomafia.com, elaborate sugli atti dei processi giudiziari. Nell'ultimo anno si sono moltiplicati i libri che raccontano il radicamento della criminalità organizzata nella regione italiana più ricca, come A Milano comanda la ndrangheta, Metastasi, O mia bella madu'ndrina. Secondo gli articoli della cronaca locale milanese, i quartieri del capoluogo lombardo sono divisi tra clan della ndrangheta, della mafia siciliana e della camorra. Alle mafie italiane si aggiugono le mafie staniere e gruppi di criminalità comune. Alcuni clan italiani sono radicati dagli anni sessanta-settanta in Lombardia. Nella provincia di Milano la ndrangheta è infiltrata in modo capillare, come ricordano le mappe diMilanomafia.com e i libri citati in precedenza. Nelle altre province sono presenti ndrangheta, mafia siciliana, camorra. Sono pochi i conflitti tra le fonti che riguardano i confini tra le suddivisioni del territorio da parte dei clan. 
A esplorare la criminalità organizzata in Emilia Romagna è l'ebook "Tra la via Emilia e il clan": gli atti giudiziari evidenziano una maggiore influenza della ndrangheta in Emilia e della camorra in Romagna. Non sono state rilevate contraddizioni con altre fonti, come Economia criminale. 
Il territorio della Liguria è suddiviso in quattro locali di ndrangheta, secondo quanto riportato da Economia criminale. 
In Piemonte sono radicate ndrangheta e camorra, secondo i dati riportati da L'Italia del pizzo e delle mazzette.
Eyes wide shut project. Chapter two: maptivism
Per A.P. 
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La mappa della mafia. Sette mesi dopo.


(Mercoledì 30 Dicembre 2009, 19:38)

Il progetto iniziato a maggio scorso, per il momento, è concluso. E' stata una ricerca su fonti online, quotidiani e libri. In breve, basta navigare su internet e andare in libreria: decine di giornalisti indagano sull'espansione dei clan mafiosi. 
La mafia globale
Non immaginavo che la mafia avesse allungato i suoi tentacoli nel mondo. Pensavo che l'epopea dei padrini negli Stati Uniti fosse finita: ma i documenti raccolti attraverso Wikipedia raccontano un'altra storia. Non sospettavo che in Canada avesse avuto radici un clan, quello deiCuntrera-Caruana, che si è guadagnato negli anni Novanta l'appellativo di "Rothschilds della mafia", con diramazioni in Venezuela, Inghilterra, Italia. Adesso, secondo gli investigatori, sono stati sostituiti dai Rizzuto (leggiThe Sixt family. Vito Rizzuto e il collasso della mafia americana ). E in America Latina? In Colombia un italiano collegato con le cosche calabresi è stato il leader delle Uac, un'organizzione militare: adesso Salvatore Mancuso è in carcere negli Stati Uniti. Ho letto anche cheAruba (un'isola tra la Colombia e il Venezuela, appartenente ai domini d'oltremare dell'Olanda) è un nodo nevralgico nei traffici illeciti. Un libro appena pubblicato, Mafia Export, racconta l'espansione globale della criminalità organizzata italiana: in Europa il contagio si è allargato aSpagna, Francia, Gran Bretagna, Germania. L'Africa non si sottrae all'interesse dei clan: Cosa Nostra è ben radicata in Sudafrica (leggi il capitolo "L'africano di Terrasini", in Mafia pulita). Dal dopoguerra inAustralia si sono stabiliti gruppi della ndrangheta con un ruolo di primo piano nel traffico degli stupefacenti (leggi Australia ndrangheta). Sono eventi documentati da decine di giornalisti nel mondo: la versione inglese di Wikipedia è un buon punto di partenza per esplorare le geografie criminali globali.
Aggiornamento 6 febbraio 2011. ATTENZIONE: dalla metà di gennaio 2011 ci sono problemi tecnici nella visualizzazione delle mappe. Se non riuscite a vederle, premete i tasti "ctrl" + "r", oppure il tasto F5: servono per aggiornare i contenuti della pagine. Se necessario premeteli anche una decina di volte: le mappe appariranno con tutte le informazioni.
La mafia al Nord
Come mostra i libro di inchiesta La penisola dei mafiosi, la criminalità organizzata è una questione italiana, non meridionale. Dal dopoguerra i clan hanno messo solide radici in quasi tutte le regioni dell'Italia settentrionale (soprattutto in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna). Non si tratta unicamente del traffico di sostanze stupefacenti: nel bilancio dei clan finiscono i ricavati di estorsioni, usura, prostituzione, traffici illeciti. E altro. Polo Nord, invece, è un'indagine sullo scenario criminale tra Milano, Brescia, Reggio Emilia. Per avere una lente d'ingrandimento sulla geografia criminale della capitale lombarda è utile A Milano comanda la ndrangheta. Il titolo non sembra aver bisogno di ulteriori spiegazioni. Per informarsi online, sono punti di riferimento il sito MilanoMafia.com (segnalato anche dal Corriere della Sera con un link) e il blog Guardie e Ladri di Roberto Galullo.
La mafia nel Mezzogiorno
E' la storia più sorprendente. In questi mesi si è parlato spesso di Casal di Principe, pese d'origine di alcuni affiliati al clan dei Casalesi. Ma le Casal di Principe, nella penisola, sono decine. Platì è il Comune più povero d'Italia: è anche il paese d'origine di ricchi clan con interessi a Milano, nel Nord e nel mondo (leggi La penisola dei mafiosi). San Luca, poche migliaia di abitanti in Aspromonte, è la capitale "simbolica" della ndrangheta, ricordata in ogni riunione dei gruppi criminali (leggi: Fratelli di sangue, Ndrangheta, Le subculture mafiose). La provincia di Vibo Valentia è la più povera d'Italia: è da lì che proviene un clan definito da Giuseppe Lumia, "finanziariamente il più potente in Europa " (e con solide radici a Monza). C'è perfino un clan che parla una lingua rarissima, ilgrecanico.
E in Sicilia? Da Cattolica Eraclea (di nuovo, poche migliaia di persone nell'entroterra afrigentino) è arrivato un clan stabilitosi in Canada, ma con contatti ovunque. Da Siculiana (costa agrigentina) provengono i Cuntrera-Caruana. Senza dimenticare Corleone, paese d'origine di Totò Riina e Bernardo Provenzano. A quanto pare, mafia e sviluppo economico non vanno di pari passo...
Di nuovo: basta leggere gli articoli su internet (pubblicati da fonti attendibili) e leggere le inchieste disponibili in tante librerie per apprendere le storie di gruppi criminali italiani che presidiano le rotte dei traffici illeciti nel mondo. Nei prossimi mesi continuerò ad aggiornare saltuariamente la mappa, ma il suo obiettivo è stato raggiunto: riunire informazioni in pubblico dominio (open source intelligence) in modo accessibile. Chi vuole può contribuire, sempre: inviando link e segnalazioni a stop.mafia@gmail.com. Oppure copiate le mappe e sviluppatele a modo vostro. Il sapere, nell'epoca di Wikipedia, è partecipazione. Perché farlo? Perché la mafia devasta i beni comune: ambiente, fiducia, solidarietà, conoscenza.
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Le mappe della mafia: un viaggio nel mondo

(Domenica 23 Maggio 2010, 07:23)
In libreria è arrivato "Divorati dalla mafia": è un racconto dell'evoluzione nelle organizzazioni criminali in Italia e nel resto del mondo, soprattutto Giappone (Yakuza), Cina (Triadi), Stati Uniti (Cosa Nostra). La chiave di lettura è geopolitica, la prospettiva è di lunga durata. Ricco di aneddoti e di analisi parallele. Un compendio e un punto di partenza per capire l'abilità storica dei network criminali nell'adattamento alla globalizzazione. L'autore è un prefetto francese, Jean-Francois Gayraud, e risale al 2005. Così, ecco gli embrioni di altre mappe:
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Aggiornamento 6 febbraio 2011. ATTENZIONE: dalla metà di gennaio 2011 ci sono problemi tecnici nella visualizzazione delle mappe. Se non riuscite a vederle, premete i tasti "ctrl" + "r", oppure il tasto F5: servono per aggiornare i contenuti della pagine. Se necessario premeteli anche una decina di volte: le mappe appariranno con tutte le informazioni.
Eyes wide shut project. Chapter two: maptivism
Per A.P. 
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